G’08 – 4 culture, 4 artiste, 40 anni delle mostre

G'08Dal 29 giugno al 30 settembre 2008 a vira gambarogno si sono festeggiati i 40 anni delle mostre d’arte all’aperto.
Per far questo, sul palcoscenico quattro scultrici contemporanee provenienti dalle quattro aree culturali svizzere e un omaggio a Rosalda Gilardi-Bernocco, unica presenza femminile nella prima edizione del 1968.
Questa decima edizione ha voluto presentare un taglio diverso dalla tradizione, per concentrarsi su quattro esperienze creative il cui comun denominatore è quello di appartenere ad artiste donne.

Per richiamare la caratterizzazione nazionale dell’evento, si è voluto che le quattro artiste provenissero dalle quattro aree culturali del paese.
Per la parte tedesca la zurighese Jaya Schürch, per quella francese la vodese Nathalie Delhaye, per quella italiana la ticinese Petra Weiss e per la parte romancia la grigionese Sibilla Caflisch.


Petra Weiss, 1947, nasce come ceramista ma nel corso degli anni inizia ricerche espressive con altri mezzi come marmo, vetro e bronzo; dal 2003 realizza eventi estemporanei proponendo la scultura in spazi urbani e in spazi naturali, in collaborazione con altre discipline creative.

Jaya Schürch, 1958, intraprende studi tecnici all’ETH di Zurigo per poi iniziare un lungo viaggio di studi che la porterà in Asia, in California, nelle Hawaii ed infine di ritorno in Europa dove fonda un atelier a Pietrasanta in Italia.

Nathalie Delhaye, 1966, è cresciuta in una famiglia propensa alle attività artistiche, cosa che l’ha portata in età adulta a sposare l’indirizzo artistico dopo aver ottenuto un diploma quale infermiera. Il suo approccio alla scultura in pietra avviene nel 1996 iniziando a lavorare alabastro e steatite e nel 1999, dopo aver conoscuto André Raboud, approfondisce differenti tecniche e fa della scultura la sua occupazione principale.

Sibilla Caflish, 1979, ha frequentato l’Accademia di Belle Arti di Carrara in Italia dove oltre ai classici corsi, si interessa pure di tecniche del marmo e pietre dure, fusione in bronzo ed incisione. Nel 2005 approfondisce ulteriormente il proprio bagaglio artistico-culturale presso la Hochschule für Gestaltung und Kunst di Zurigo.

Fotografie: Giovanni Barberis